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A proposito di “Ghetti”

Con l’avvicinarsi delle elezioni, è risaputo che alcuni candidati si impegnino, per mettersi in mostra, in campagne elettorali che sanno solo di populismo e sono ben lontani dalla realtà e smascherano la non conoscenza delle tematiche trattate. Lo si fa per avere l’approvazione degli elettori (sigh!). Questo tipo di campagna si trasforma in una serie di attacchi infondati e privi di ogni logica, in quanto questi “candidati” sono del tutto digiuni sulle tematiche che affrontano.

E’ chiaro che da queste elucubrazioni mentali chi ha un pò di buon senso si dissocia ed anzi ne evidenzia l’infondatezza.
A chi ha definito un “ghetto” la psichiatria dell’OMPA teniamo a sottolineare che in quella realtà assistenziale operano, insieme ad altri, gli INFERMIERI, le cui competenze sono regolate oltre che dal proprio profilo professionale e percorso formativo, anche e soprattutto dal CODICE DEONTOLOGICO, che appunto ne regola i comportamenti oltre che l’aspetto morale ed etico. NESSUN infermiere presterebbe la propria opera all’interno di un “ghetto” anzi sarebbe il primo a denunciare, come recita il CODICE DEONTOLOGICO.

Si tiene, inoltre, a precisare alcuni concetti sconosciuti a qualcuno (cfr. il candidato in questione).

L’infermiere psichiatrico è una figura professionale fondamentale all’interno del servizio sanitario nazionale, e si adopera nella cura dei pazienti affetti da disturbi psichiatrici. Purtroppo, spesso l’infermiere psichiatrico viene erroneamente considerato come un professionista di “seconda categoria”.

In realtà, l’infermiere psichiatrico ha una formazione specifica e altamente professionalizzante, che gli consente di svolgere un ruolo determinante nella cura dei pazienti affetti da tali disturbi. Grazie alla sua formazione è in grado di gestire in maniera efficace situazioni di crisi, di valutare il grado di autonomia dei pazienti e di intervenire tempestivamente in caso di emergenze.

L’infermiere è uno dei professionisti maggiormente a contatto con tali pazienti, e questo gli permette di instaurare una relazione di fiducia e di sostegno. Questa relazione è fondamentale per la guarigione dei pazienti, in quanto permette loro di sentirsi ascoltati e compresi, e di essere supportati emotivamente durante il percorso di cura.

Chiediamo al “candidato” in questioni di rivedere la sua “visione” strettamente personale che non ha nulla a che vedere con la realtà, non è distorcendo le situazioni che si “raccolgono” voti. Prima o dopo emerge la realtà.

Il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ragusa
Dott. Gaetano Monsù

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